07 ottobre 2015


 Antipirateria, individuate le acque internazionali per l’impiego di guardie giurate a bordo delle navi 

Pubblicato in Gazzetta ufficiale odierna il Decreto del Ministero della Difesa 24 settembre 2015, recante "Individuazione delle acque internazionali soggette al rischio di pirateria nell'ambito delle quali  è consentito l'impiego di guardie giurate a bordo delle navi mercantili battenti bandiera italiana".

Il decreto, tenuto conto dei rapporti periodici sulla pirateria pubblicati dall'IMO, ed in particolare il «Reports on acts of piracy and armed robbery against ships - Annual report 2014» del 28 aprile 2015, individua le acque internazionali soggette al rischio di pirateria nelle quali è consentito l'impiego di guardie giurate a bordo delle navi mercantili battenti bandiera italiana che ivi transitano, a protezione delle stesse.

Nello specifico, l'art. 1 del decreto indica come segue i limiti geografici delle acque internazionali soggette al rischio di pirateria:

  • Mar Cinese Meridionale, Stretto di Malacca e Singapore: porzione di mare compresa fra i meridiani 78°E e 135° W e fra i paralleli 30° N e 15° S;
     
  • Africa occidentale: porzione di mare compresa fra i paralleli 36° N e 15° S che si estende a partire dalle coste occidentali dell'Africa fino al meridiano 30°W;
     
  • Oceano indiano e Mare Arabico: porzione delimitata a nord ovest dallo stretto di Bab El Mandeb, a nord dallo Stretto di Hormuz, a sud dal parallelo 12° S e a est dal meridiano 78° E;
     
  • Golfo Persico: Area del Golfo Persico.

Contestualmente, il decreto 1° settembre 2011, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 212 del 12 settembre 2011, è abrogato.

A.G.