17 novembre 2020


 Federsicurezza: costruire assieme una giurisprudenza favorevole al settore 

La sentenza del Consiglio di Stato n. 1611/2020 sembra fissare il principio che, al di fuori dell’art.256 bis del Regolamento d’esecuzione TULPS e del caso degli obiettivi sensibili e dei siti con speciali esigenze di sicurezza, ci sono attività che, per quanto tipiche della vigilanza privata, possono essere svolte anche da società di portierato, addirittura in orario notturno.

Federsicurezza ha già contestato questa sentenza: l’autorevolezza dell’organo giudicante fa però sì che tale sentenza possa costituire un precedente a sfavore per contenziosi analoghi, soprattutto nel caso se ne dovessero aggiungere altre di un tenore simile.

Per questo, onde evitare il formarsi di una giurisprudenza consolidata in una direzione opposta a quella che in questi anni tanto si è faticato a costruire, Federsicurezza ritiene necessario che eventuali ricorsi, impugnative di bandi di gara (aventi ad oggetto la diversificazione dei servizi di vigilanza privata e portierato) debbano essere affrontati con una visione più ampia, che tenga conto da un lato della generale questione del discrimine tra le due attività, dall’altro di come i principi generali fissati dalla legge, dal Ministero dell’Interno, ma anche dalla giurisprudenza amministrativa ed ordinaria, si applichino nel caso specifico, tenuto conto delle previsioni (e soprattutto delle “furbizie”) del bando di gara. E’ evidente che oramai le stazioni appaltanti predispongono le gare in modo da tentare (e spesso ci riescono) di eludere la normativa di riferimento, pertanto anche l’impugnazione deve seguire le stesse logiche, utilizzate a contrario.


Per questo motivo Federsicurezza ha chiesto agli associati di comunicare le iniziative giurisdizionali che sono state o che saranno intraprese sul tema specifico, al fine sia di fornire un possibile contributo all’attività legale, sia di consentire alla Federazione di partecipare ad adiuvandum al ricorso, ma anche per avere un quadro costantemente aggiornato della situazione per poter affrontare la questione a livello ministeriale e, se del caso, politico.