10 gennaio 2019


 Assalti ai portavalori, FederSicurezza scrive al Ministero dell’Interno  

Il Presidente Gabriele scrive a Salvini e Molteni

Due casi eclatanti di assalti armati a portavalori solamente nella prima settimana dell’anno. Colpi da manuale, portati a compimento con ruspe, kalashnikov e mezzi dati alle fiamme: una storia che si ripete, e che porta ancora una volta FederSicurezza a richiedere un incontro urgente ai vertici dell’Amministrazione dell’Interno, in persona del Ministro Salvini e del Sottosegretario Molteni.

Gli episodi criminosi dei giorni passati, secondo il Presidente di FederSicurezza Luigi Gabriele, “non possono non imporre una riflessione, che da anni sollecitiamo, sull’evidente scollamento tra un’Amministrazione iper-presente sotto il profilo della normazione, controllo e anche “repressione” degli operatori del comparto, ma che dall’altra parte “latita” rispetto ai gravi fatti di cronaca che, come sempre accade, sono gli unici a far accendere i riflettori sul nostro settore. 

Il servizio di scorta e trasporto valori, e l’esclusività dell’affidamento dello stesso ai nostri operatori, implicano responsabilità troppo spesso sminuite, date per scontate e deprezzate, tanto sotto il profilo del valore sociale quanto del valore economico. 

Chiediamo ancora una volta, e con forza - conclude Gabriele -, che la stessa Amministrazione, che a rigore ci impone sempre maggiori oneri di formazione e l’osservanza di prescrizioni sempre più numerose e stringenti, ci garantisca al contempo le condizioni indispensabili per poter svolgere serenamente il nostro delicato e insostituibile ruolo di sicurezza complementare”.

In allegato la lettera inviata da FederSicurezza ai vertici del Ministero dell’Interno.

A.G.