31 agosto 2023


 Da Nardella a Molteni, tutti contro la vigilanza privata?  

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La lettera del Presidente Luigi Gabriele pubblicata su Vigilanza Privata Online

E’ stato un agosto di fuoco per la vigilanza privata. Oltre alle note questioni giudiziarie, di cui tutti hanno parlato senza però affrontare l’almeno parziale responsabilità della committenza (inclusa quella pubblica), è scoppiata la polemica sul “mai vigilanza armata davanti ad un Museo” portata avanti con veemenza dal Sindaco di Firenze Nardella, evidentemente ignaro del fatto che tali servizi non solo rientrano nell’attività ordinaria delle guardie giurate, ma sono già operativi in un’infinità di Musei, Uffizi tra l’altro compresi.
E come ciliegina sulla torta, arriva l’orgogliosa conferma da parte del Sottosegretario all’Interno Nicola Molteni che i contingenti militari dell’Operazione Strade Sicure, come fortemente voluto dal Ministro Piantedosi, torneranno da Settembre ad essere operativi a Pisa, Ferrara e Monza, dopo che erano stati ridotti da una qualche legge di bilancio 2020 che (azzardo) forse aveva qualcosa di un filino più gravoso da gestire. Ma davvero i militari devono fare queste cose? E tutto il pippone sui Mille Occhi sulle Città e sulla sicurezza sussidiaria e integrata e sul ruolo della vigilanza privata? Il Presidente di UNIV e di ConFederSicurezza ci ha scritto una lettera di fine estate in cui commenta le ultime vicende di settore.

Luigi Gabriele, Presidente di UNIV e di ConFederSicurezza

È il caldo 2023, e la Vigilanza Privata, già arroventata dal solleone di luglio, continua anche a fine agosto a girare. Vuoi per la questione del ritenuto basso salario, partorito da un rinnovo contrattuale poliennale, vuoi per la necessità di certa “stampa” di alimentar se stessa grufolando nel truogolo della notizia sensazionale acriticamente rimbalzando voci altrui, all’insegna, italicamente abusata, del “purché se ne parli” (posto poi che ogni notizia ha il suo travaglio…)

Dopo aver assistito al commissariamento di grandi realtà imprenditoriali ed all’assunzione del ruolo di “parte sociale” del magistrato penale e dei suoi derivati, celebrati supplenti dell’assenza presunta delle Parti Sociali vere già titolate, a tanto legittimati ex post a livello ministeriale, ed dopo aver registrato la totale disinformazione sui perché ed i percome si possa essere arrivati a celebrare una moderna e scollacciata ordalìa, senza che alcun notista pensante ritenesse di assumere informazioni realistiche sull’accaduto, ora siamo alle mosse (volutamente andiamo lessicalmente in Toscana…) di una nuova repulsione verso la Vigilanza privata che, orrore, potrebbe addirittura vegliare sulla sicurezza dei Musei fiorentini, come da anni già ha fatto senza suscitare anatemi, bensì surrogando un’esausta Polizia di Stato e facendo risparmiare non di poco l’utenza!

Di questo aiuto al risparmio non parla nessuno, e anche del fatto che le retribuzioni maledette degli addetti al comparto siano, e non potrebbe essere diversamente, figlie del valore economico riconosciuto dal mercato all’attività svolta, assai poco cale alle penne intinte nella socialità dell’ultima ora.

E così, il magistrato penale, mediatico difensor fidei moderno, commissaria l’imprenditore ed ignora bellamente il committente, che è poi quello che determina i costi di un servizio in una economia basata sul libero mercato. Che sia forse perché si sarebbe dovuto commissariare qualche Museo, molti Enti pubblici – che Stato pur sono, svariati Ministeri, e non ultimo quello della Difesa che regola la vita degli Stabilimenti Militari, compendi della Nato presenti in Italia, strutture sanitarie delicate, e così via dicendo?

In breve, le famose, direi magari famigerate, stazioni appaltanti, questi silenti ed ignorati Moloch che, da sempre, ed ancor più dall’avvenuta collocazione sul libero mercato dei servizi di sicurezza iussu Europae, se il neologismo latino regge, fanno il prezzo e, quindi, fissano il tetto del costo della prestazione lavorativa di imprese pur grandemente labour intensive…Sarebbe assai divertente vedere gli imprenditori violare la norma ricorrendo alla serrata perché finalmente penne e calamai capiscano qual è il problema a monte…

Ma gli imprenditori della Vigilanza italiana, che hanno sempre praticato il low profile, e hanno le vertigini per essere stati lanciati tanto alto, in cima alle colonne della carta stampata, sono, come i nostri militari, intimamente lealisti, e mai violerebbero la più bella Carta d’Europa! E nessuno pensa di ampliare il mercato striminzito, anche grazie a leggi obsolete, nel quale pesca il dimagrito imprenditore, anzi, addirittura lo Stato lo respinge utilizzando i citati militari in funzioni improprie per un paese occidentale che funzioni.
E così, tra Sindaci e Sottosegretari, riduciamo le possibilità d’impiego di quei lavoratori che tanto fanno per la società e lo Stato, e tanto poco hanno indietro…

Buona fine di vacanze, Italia!